III Settimana Biblica Online - Quarto giorno

III SETTIMANA BIBLICA ONLINE

06 AGOSTO 2020

 

GESU' E LE PARABOLE SUL REGNO DI DIO

Quarto giorno


 


Primo momento: Preghiera iniziale

 

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.

 

Dio dei padri e Signore della misericordia, che tutto hai creato con la tua parola, e con la tua sapienza hai formato l'uomo perché dominasse sulle creature che tu hai fatto, e governasse il mondo con santità e giustizia ed esercitasse il giudizio con animo retto, dammi la sapienza, che siede accanto a te in trono, e non mi escludere dal numero dei tuoi figli, perché io sono tuo schiavo e figlio della tua schiava, uomo debole e dalla vita breve, incapace di comprendere la giustizia e le leggi. Se qualcuno fra gli uomini fosse perfetto, privo della sapienza che viene da te, sarebbe stimato un nulla… Con te è la sapienza che conosce le tue opere, che era presente quando creavi il mondo; lei sa quel che piace ai tuoi occhi e ciò che è conforme ai tuoi decreti. Inviala dai cieli santi, mandala dal tuo trono glorioso, perché mi assista e mi affianchi nella mia fatica e io sappia ciò che ti è gradito. Ella infatti tutto conosce e tutto comprende: mi guiderà con prudenza nelle mie azioni e mi proteggerà con la sua gloria (Sapienza 9,1-6.9-11).

 

Maria, Sede della Sapienza, prega per noi.

 

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.

  

Secondo momento: La Parola di Dio

LE PARABOLE DEL TESORO NASCOSTO E DELLA PERLA PREZIOSA (Mt 13,44-46)

 

Il testo

 

«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra»”.

  

Terzo momento: Commento teologico-esegetico

 

Queste due parabole riguardano la decisione dell'uomo. Come avviene la sua decisione di entrare nel regno di Dio. Il grande sogno dell’uomo è trovare qualcosa di prezioso che dia senso alla vita. C’è chi lo cerca costantemente, come il mercante, oppure vi è un incontro casuale, come per il contadino. Comunque, alla fine, c’è un trovare. L’accento delle parabole non è tanto sulla ricerca (o meno), ma sul trovare. Chi trova è chiamato a prendere una decisione su ciò che ha trovato. E questa decisione è dettata dalla gioia. La gioia è la forza del decidere. Hai capito ciò che vale la pena, hai trovato il tesoro, hai trovato quella perla preziosissima che vale tutte le altre perle. Quindi per la gioia decidi. Il senso delle due parabole è molto chiaro.

Se hai capito che la misericordia, che introduce nel Regno e ci fa rimanere in esso, se capisci la misericordia è la Sapienza, è il vero tesoro, è la vera perla preziosa, allora devi deciderti e investire tutto per averla.

 

Il tesoro nascosto

 

La prima parabola parla del sogno che ogni uomo ha nel proprio cuore: scoprire un tesoro. Il tesoro è ciò in cui uno fa consistere la felicità. Ognuno ha un sogno di felicità. Un tesoro nascosto, di cui va in ricerca. Perché l’uomo è stato creato per essere felice.

Nella Bibbia, il tesoro, la felicità, è connesso con la sapienza, cioè chi ha trovato la sapienza ha trovato il vero tesoro. Perché la sapienza ti indica come vivere, ti indica che fare per raggiungere la felicità. Quindi il vero tesoro è la sapienza. Più in concreto, la Sapienza viene da Dio. Il tesoro della Sapienza è quanto Gesù ci ha rivelato attraverso le parabole. Esse ci insegnano a saper vedere nelle difficoltà il seme che cresce. Sapienza è vivere la misericordia anche nella miseria e nel male. Questo è il grande tesoro, la vera sapienza, cioè la Sapienza di Dio: quell’Amore assoluto che vince ogni male. Che diventa norma di vita. Questa Sapienza è il tesoro da cercare. Questa è la Sapienza che dà la vita. Questa è la Sapienza che ti fa raggiungere la felicità.

Questo tesoro è nascosto nel campo. È interessante: il campo non è del contadino; infatti deve comprarlo. Le parabole del seminatore e della zizzania ci hanno detto che Dio semina il suo tesoro, la sua Parola, la sua Sapienza nel mondo intero. Questo tesoro è presente nel cuore di ogni uomo, che rappresenta il campo di Dio. E presto o tardi uno lo trova.

Non è lontano il tesoro. Lo trovi in te stesso il tesoro. È l’uomo interiore nascosto nel cuore, cioè è Cristo che è presente in noi, è il nostro essere Figli di Dio, il nostro essere simili a Lui nell’amore e nella misericordia, che diventa sapienza di vita (cf. 2Cor 4,16; 1Pt 3,4). È questo il tesoro che vale la vita.

L’accento della parabola non è sul fatto che il contadino trova il tesoro, ma è sul fatto che il campo non è ancora suo fino a quando non investe tutto in quel campo. Non è sufficiente sapere che la cosa importante è l’amore, la misericordia: fino a quando non vendo tutto, cioè non investo tutto nella misericordia, quel campo non diventerà mai mio, quel tesoro non sarà ancora in mio possesso. La misericordia, centro della Sapienza di Dio, deve diventare la norma della nostra vita.

Pertanto, trovare un tesoro implica una presa di decisione: esso deve diventare il principio della mia vita. Il contadino decide di vendere tutto per comprare il campo. Egli va, pieno di gioia. Il movente di ogni decisione è la gioia. E la gioia quando c’è? Quando trovi ciò che ami. La gioia è la forza, il motore di ogni decisione. Il contadino investe tutti i suoi averi nel tesoro, nella misericordia. Tutto quello che ho e che sono vengono investiti nel tesoro.

Il tesoro, che è la Sapienza di Dio, è come una sorgente perenne a cui siamo chiamati ad attingere quotidianamente. Quindi la decisione di vendere tutto per comprare il tesoro non è qualcosa da prendere una volta sola nella vita. No, la decisione è quotidiana. Ogni mio gesto quotidiano viene compiuto in vista del tesoro che mi dà gioia e mi rende felice.

  

La perla preziosa

 

Il protagonista è un mercante, un intenditore che va in cerca di perle belle, dice il testo greco. È un intenditore. Tutti noi, nei confronti della felicità e della sapienza, siamo un po’ come il contadino, che non ne capisce molto, ma lavorando s’imbatte nel tesoro. Ma siamo anche dei cercatori, cioè dentro il nostro cuore c’è una spinta a ricercare ciò che ci rende felici. E non siamo appagati sino a quando non abbiamo trovato quella bellezza per la quale Dio ci ha creati.

L’uomo, immagine di Dio, è fatto per quella bellezza che è Dio stesso. E Dio è amore e misericordia. Paolo è un modello di questo cercatore di perle preziose perché, alla fine, ha buttato via tutto quello che aveva riempito la sua vita, avendo trovato la perla preziosa, cioè Cristo, la Sapienza di Dio (cf. Fil 3,7-11). I Vangeli ci propongono due modelli di cercatori, il primo fallimentare (cf. il giovane ricco in Mc 10,17-22), il secondo vincente (cf. Zaccheo in Lc 19,1-10). Entrare nel regno di Dio significa entrare in relazione personale con Gesù, significa entrare nella famiglia di Dio, il Padre, significa illuminare tutta la nostra vita alla luce di questa relazione fondante con Cristo, anche le relazioni parentali: “Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica” (Lc 8,21). 

Il cuore dell’uomo che ha trovato la perla preziosa guarda solo alla realizzazione del regno di Dio. Le ricchezze terrene non lo interessano più: “Non potete servire Dio e la ricchezza” (Lc 16,13). Per questo Regno egli deve essere disposto a rinunciare anche alle cose più care (cf. Lc 14,25-27: l’amore per Cristo è più importante dell’amore per i propri familiari). 

  

 

Quarto momento: La riflessione personale

Dedicate almeno mezzora alla vostra personale riflessione.

 

Traccia di riflessione: Le due parabole illustrano un’unica realtà, però con due aspetti diversi: la prima parabola parla soprattutto di gratuità: uno s’imbatte senza cercare, è cercato da Dio e siamo tutti sempre cercati. La seconda dice la ricerca positiva che uno fa nella sua vita; quando ha intuito qualcosa, cerca. E chi cerca trova. E decide. 

Cosa stiamo cercando per riempire di felicità il nostro cuore? 

Abbiamo compreso che vivere la misericordia è la chiave per entrare e rimanere nel regno di Dio?

La Parola di Dio è il tesoro che ha riempito di gioia la nostra vita?

 

 

Quinto momento: La condivisione comunitaria

Se avete deciso di vivere insieme ad altri i primi tre momenti (in modo residenziale), scambiate con loro la vostra riflessione.

Al termine della vostra condivisione, accedete al blog noiabbiamolamentedicristo.blogspot.com e inserite un commento alla scheda del giorno in modo da favorire l’arricchimento spirituale di tutti coloro che partecipano alla Settimana Biblica Online.

 

 

Sesto momento: Liturgia delle Ore

Siamo giunti al momento conclusivo della Giornata. Accedete al sito www.liturgiadelleore.it che vi proporrà il testo della Liturgia delle Ore corrispondenti all’ora in cui effettuate l’accesso. Sarà un momento di preghiera vissuto in comunione non solo con i partecipanti alla Settimana Biblica Online, ma con la Chiesa Universale.

 


Commenti

  1. Pubblico il commento di Fernanda che ho ricevuto via whatsaap.

    Stupende queste parabole! Ambedue saggi i protagonisti perchè, avendo trovato qualcosa di immenso valore, non se lo lasciano sfuggire. Mi piace però, in particolare, quell'esperto mercante che passa la sua vita alla ricerca di pietre preziose e, quando trova una perla eccezionale che da tempo aspettava, vende tutte le sue ricchezze per acquistarla.
    Ogni giorno provo anch'io ad esser quell'instancabile mercante per trovare il vero tesoro della vita: Gesù, la perla vera, la perla della gioia, la perla che illumina il cammino della mia vita, dove non mancano le difficoltà, distaccandomi da tutto ciò che, come dice s. Paolo, è spazzatura.
    E, per far questo, mi sono di grande aiuto: la Parola, l'Eucaristia, la preghiera, l'aiuto a chi è nel bisogno, che mi danno la forza per cercare Gesù, per incontrarLo e per diventare una cosa sola con Lui.

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  2. Mi sento sia cercata da Dio che cercatrice di Dio, posso dire che ogni giorno sono alla ricerca della Sua gioia. Le difficoltà ci sono che a volte fanno perdere di vista il vero senso della vita...ho bisogno di invocare la sapienza che da sapore anche alle difficoltà, alle contrarietà. Nell'amore dato e ricevuto trovo la vera gioia però ogni giorno vado alla fonte: Eucaristia, preghiera, Parola di Dio senza è difficile godere di questa perla per darle valore. Sono pellegrina, in cammino ma non mi sento sola, ci sono altri cercatori che camminano con me e mi danno forza.

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    1. Siamo tutti un po' Zaccheo, che cerca Gesù, ma poi scopre di essere cercato e trovato da lui. Mi piace la tua invocazione della sapienza, necessaria per penetrare la volontà di Dio. Come avrai certamente notato, all'inizio di ogni incontro quotidiano ho inserito una preghiera di invocazione della Sapienza, testo tratto proprio dal Libro della Sapienza.

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